Cosa non rientra nel bonus ristrutturazione?

Il bonus ristrutturazione, in Italia, è un incentivo fiscale che consente di detrarre una parte delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia. Tuttavia, non tutte le spese effettuate sono ammissibili.

Alcuni esempi di spese che non rientrano nel bonus ristrutturazione includono:

1. L’acquisto di mobili ed elettrodomestici, che invece è previsto nell’ambito del bonus mobili a condizione che sia collegato a lavori di ristrutturazione.

2. Interventi di manutenzione ordinaria sugli immobili che non coinvolgono la struttura dell’edificio, come la semplice imbiancatura delle pareti, la sostituzione di infissi senza miglioramento energetico o lavori di routine come la manutenzione delle caldaie.

3. Spese per la decorazione interna, i giardinaggi e l’acquisto di materiali di finitura come il parquet o la tappezzeria non strettamente legati agli interventi di recupero del patrimonio edilizio ammessi dal bonus.

4. L’acquisto di terreni o la costruzione ex novo di una unità immobiliare che non sia legata al ripristino di un fabbricato preesistente.

5. Lavori finalizzati esclusivamente al miglioramento estetico dell’abitazione che non incrementano la sicurezza o l’efficienza energetica dell’immobile.

Va sottolineato che le detrazioni sono soggette a variazioni e aggiornamenti normativi; pertanto, è sempre consigliato consultare un professionista o riferimenti ufficiali aggiornati per verificare le spese ammissibili nella propria situazione specifica.

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