Quali lavori di ristrutturazione si possono portare in detrazione?

In Italia, la normativa fiscale consente di fruire di detrazioni fiscali per specifici lavori di ristrutturazione. Tra questi lavori rientrano le opere di manutenzione ordinaria, come il rifacimento di impianti elettrici o idraulici, la sostituzione di infissi e serramenti, la pitturazione di interni, e manutenzione straordinaria, come il restauro e la ristrutturazione di parti strutturali dell’edificio (muri portanti, solai, coperture, scale).

Inoltre, sono detraibili gli interventi mirati al risparmio energetico quali l’installazione di pannelli solari, la sostituzione di impianti di riscaldamento con sistemi più efficienti, o l’isolamento termico degli edifici (cappotto termico).

Recentemente, sono state introdotte iniziative come il “Superbonus 110%”, che amplia la gamma di lavori detraibili includendo quelli per l’incremento della classe sismica e per l’efficientamento energetico di edifici esistenti.

È necessario comunque rispettare determinati criteri e procedure, quali l’acquisto di materiali e servizi che seguono gli standard previsti dalla legge, la comunicazione dell’inizio lavori, il pagamento tramite bonifico parlante e l’invio di tutta la documentazione alla Agenzia delle Entrate.

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